"Voglio cambiare vita e lavoro."
Una frase semplice, potente, ma che spesso si porta dietro mesi – se non anni – di frustrazione, desideri repressi e domande senza risposta.
Eppure, questo pensiero non è un capriccio. È un segnale evolutivo, una chiamata al cambiamento che nasce da un’incongruenza interna: tra ciò che siamo diventati e ciò che facciamo ogni giorno. Le ascolto tutte le persone che arrivano in call con questo quesito, provando a entrare, con delicatezza in tutte le loro storie. Storie di donne e uomini che a un certo punto del loro cammino si sono fermati, forse per la prima volta nella vita. Hanno deciso di ascoltare quel malessere crescente e hanno deciso, da lì, di accogliere la via del cambiamento. Queste persone si sentono perse e sole, in realtà non è così.
Perché succede?
Secondo l’Harvard Business Review, i momenti di crisi lavorativa (burnout, insoddisfazione, senso di vuoto) sono spesso legati non tanto al carico di lavoro, quanto alla mancanza di significato. Non ci riconosciamo più in ciò che facciamo, oppure non troviamo spazio per esprimere ciò che siamo davvero. La pandemia da Covid 19 è stata uno spartiacque, e forse è solo servita per portare alla luce una realtà dilagante fatta di stagnazione e mancanza di senso.
A questo si aggiungono fattori come:
- valori che evolvono (quello che ci motivava a 30 anni ora non basta più),
- stress cronico che drena energia e lucidità decisionale,
- desiderio di libertà o di un impatto più autentico nel mondo.
Il primo passo: fermarsi per ascoltare
Il cambiamento non inizia con un CV aggiornato o una candidatura su LinkedIn. Inizia da dentro. Molto spesso l'idea di cambiare lavoro si lega strettamente alla necessità di cambiare vita perché il lavoro occupa una grossa fetta della nostra vita, nel quotidiano. Fare un lavoro che non ci rappresenta ci fa sentire come mutilati e fuori da noi stessi. Ecco perché per molti cambiare lavoro è la prospettiva più vicina a un cambiamento di vita, in positivo.
"Il cambiamento che cerchi fuori parte dalla chiarezza che coltivi dentro."
Ascoltare davvero cosa vogliamo — senza filtri, senza giudizi — è il primo atto di leadership personale.
Un concetto potente, fatto di consapevolezza e scelta. Quindi, la domanda che ti faccio è: chi stai scegliendo di essere in questo momento?
Da lì, si lavora per riallineare pensieri, emozioni e azioni.
Probabilmente dovrai lavorare sui tuoi pensieri limitanti, riconoscendoli.
Dovrai fare un reset delle tue emozioni, esserne consapevole.
Dovrai intraprendere un nuovo corso d'azioni, significative, durature.
Ma tutto questo passa dall'ascolto di sé. E già fermarsi è un buon primo passo.
Cosa blocca il cambiamento?
La paura. Di fallire, di perdere sicurezze, di non essere “abbastanza”.
Il nostro cervello, programmato per proteggerci, preferisce la certezza di un malessere noto all’incertezza di un benessere potenziale.
Eppure, le paure possono essere esplorate, comprese e trasformate. Il coaching lavora proprio su questo: sciogliere le credenze limitanti e attivare livelli di energia più elevati, che rendono possibile l’azione.
I dati lo confermano
Secondo uno studio dell’ICF (International Coaching Federation), l’80% delle persone che intraprendono un percorso di coaching riportano un aumento del benessere, della fiducia in sé e della chiarezza sulle proprie scelte professionali.
Un altro studio pubblicato sul Journal of Positive Psychology dimostra come il coaching basato sull’energia personale porti a cambiamenti più duraturi rispetto ai soli interventi motivazionali.
Non è mai troppo tardi
Cambiare vita e lavoro non è una fuga. È una scelta di evoluzione.
E oggi — più che mai — non è solo possibile, ma necessario per vivere in modo pieno e autentico.
- Hai 30 anni? È il momento perfetto per allineare carriera e identità.
- Hai 40? Probabilmente stai cercando più significato, più impatto.
- Hai 50? Hai esperienza, visione e una nuova libertà: sei pronto per creare qualcosa che ti somigli davvero.
E ora?
Se senti il bisogno di cambiare vita e lavoro, non aspettare che sia “tutto pronto”. Non lo sarà mai.
Comincia con una domanda: "Cosa mi fa sentire vivo, oggi?"
Poi cerca supporto, strumenti, persone che possano aiutarti a fare chiarezza e a trasformare quel desiderio in un progetto concreto.
"Non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti potuto essere."
— George Eliot
Vuoi cominciare ad ascoltarti davvero?
Posso aiutarti con un percorso di coaching dedicato alla transizione personale e professionale. Prenota una prima sessione conoscitiva: gratuita, senza impegno, ma con tutta l’intenzione di ascoltare chi vuoi diventare. Puoi farlo qui: https://calendly.com/enzamariasaladino/prenota-una-call-gratuita
Valuteremo insieme il percorso più adatto a te affinché tu raggiunga ciò che desideri, attraverso un supporto professionale e gli strumenti più appropriati che da anni condivido con i miei coachee.
Leggi cosa dicono di me: https://it.trustpilot.com/review/enzamariasaladino.com