Come riconoscere un ambiente di lavoro tossico e come proteggersi

un ambiente di lavoro tossico è deleterio per la salute mentale e fisica. Ecco come riconoscerlo e cosa puoi fare per proteggerti.

Un ambiente di lavoro tossico può avere un impatto devastante sulla tua salute mentale, sul tuo benessere e sulla tua produttività. Riconoscere i segnali di un ambiente di lavoro negativo e adottare misure per proteggerti è fondamentale per mantenere un equilibrio sano tra vita professionale e personale. In questo articolo, esploreremo come identificare un ambiente di lavoro tossico e ti fornirò strategie pratiche per difenderti e preservare il tuo benessere.

Per prima cosa ti dico: se pensi ti trovarti all'interno di un ambiente tossico, non temere. Non sei il solo, o la sola. Ci sono passata anche io. Conosco bene queste dinamiche, e da tutti gli ambienti tossici sono scappata. Quindi, non temere. Non sarà quello il lavoro della tua vita, né l'azienda in cui starai fino alla fine dei tuoi giorni.

Segnali di un ambiente di lavoro tossico

Un ambiente di lavoro tossico è caratterizzato da:

  1. Mancanza di supporto: le persone si sentono isolate, non ricevono il supporto necessario dai colleghi o dai superiori. Se entri in un'azienda tossica te ne accorgi abbastanza in fretta, fin da subito. Noti che le persone sono tutte impegnate, nessuno è in grado di supportarti come si deve, né di preparare il giusto piano di onboarding per te. Probabilmente non lo faranno mai, e dovrai farcela da solo. Ci sono aziende che adottano questa filosofia, che io chiamo la "filosofia del kamikaze".
  2. Comunicazione negativa: la comunicazione, in questi ambienti, è spesso critica, passiva-aggressiva o semplicemente assente. Non solo. I tentativi di comunicazione fatti si rivelano essere inutili perché nessuno è disposto ad ascoltarti. Questo può portare a malintesi, conflitti e a un generale clima di sfiducia.
  3. Aspettative irrealistiche: gli obiettivi e le scadenze sono irragiungibili e costantemente mutevoli.
  4. Mancanza di riconoscimento: gli sforzi e i successi dei dipendenti non vengono riconosciuti né apprezzati.
  5. Comportamenti tossici: bullismo, favoritismi, manipolazione e altre forme di abuso da parte di colleghi o superiori. Questo può portare a danni significativi sulla salute mentale, diminuzione dell'autostima e del morale.

Riconosci un posto di lavoro tossico perché le persone scappano. Molti vanno via senza l'alternativa. Perché è meglio stare senza un lavoro che avere un lavoro degradante e moralmente svilente.

La mia prima esperienza con un posto di lavoro tossico

Accadde abbastanza in fretta, nel lontano 2011.

Prima esperienza di stage. Io contentissima, stavo partendo da Roma a Bologna, verso il sogno di una vita: avere un lavoro in una bell'azienda. Mi avrebbero anche dato un rimborso spese di poco più di 400€, che fortuna! I miei primi soldi... Non mi sarebbero bastati a pagare le spese mensili, ma comunque per me rappresentavano tanto: il mio primo stipendio! Peccato che la mia esperienza fu molto breve.

Dopo 2 mesi lasciai quell'azienda e partii per Milano. Altro giro, altra corsa, altra azienda, altro contratto di stage. I motivi che mi portarono a lasciare quel lavoro furono, in ordine sparso:

👉mancanza di supporto. Nessuno, men che meno la mia responsabile mi fu di aiuto nel comprende cosa avrei dovuto fare e come.

👉assenza di ambiente positivo, inclusivo. Ero nuova in azienda, sarebbe stato bello che a qualcuno importasse di come io mi sentissi. Ricordo pochi, pochissimi pranzi fatti insieme al team. Per il resto ero io, da sola, con un vassoio in mano in una mensa troppo grande e dispersiva. Nelle mie pause pranzo mi chiedevo cosa ci facessi lì.

👉 vuoti cosmici da riempire. Nessun ruolo definito, niente da fare. Ore passate davanti al pc, alla macchinetta del caffé che faceva schifo.

👉Gossip. Tutti si lamentavano della responsabile. Era un continuo. Qualcuno potrebbe dire: ma hai provato a parlare? Hai alzato la mano per farti sentire? Certo, più e più volte... ma sai, quando sei invisibile nessuno ti vede. E se nessuno ti vede non ti ascolterà mai.

Una cosa positiva però è successa: ho capito ben presto e sulla mia pelle cos'è un luogo di lavoro tossico e cosa avrei dovuto fare per uscirne.

Questa prima esperienza mi ha insegnato che i luoghi di lavoro sono ecosistemi con le proprie logiche interne e che provare a rompere certi meccanismi malati all'interno è pura utopia. Piuttosto, cosa fare e come proteggersi? Ti condivido cosa ho fatto e cosa ha funzionato con me.

Come proteggersi da un posto di lavoro tossico

  1. Riconosci subito i segnali. Presta attenzione ai sintomi fisici ed emotivi, se soffri di stanchezza cronica e ansia allora sei di fronte a un alert grosso quanto una casa. Non sottovalutare questi sintomi, riconoscili. Poi valuta il da farsi. Prova a capire se la situazione lavorativa che stai vivendo è la causa.
  2. Cerca supporto: condividi le tue preoccupazioni con persone di cui ti fidi: amici, familiari, colleghi. Considera la possibilità di vedere un medico o uno psicologo nel caso in cui i sentomi di malessere si accentuassero.
  3. Documenta gli abusi: è facile che in un ambiente di lavoro tossico vengano messe in atto vere e proprie molestie. Potrebbe trattarsi di mobbing o straining. Documenta tutto. Potresti aver bisogno di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
  4. Prepara il tuo piano B: un ambiente di lavoro tossico non si cambia. Dovrai cambiare tu e farlo in fretta. Andare via da lì è l'unica soluzione percorribile. Per farlo ti servirà preparazione e un coach professionale che ti aiuti a preparare una exit strategy, con l'obiettivo di farti avere un lavoro adeguato alle tue necessità e bisogni. Metti mano al CV, tieni d'occhio le offerte lavorative.

Intraprendi un percorso di career coaching con me

Riconoscere un ambiente di lavoro tossico e sapere come proteggersi è essenziale per il tuo benessere a lungo termine. Mantenere una buona salute mentale e fisica dovrebbe essere sempre una priorità. Non esitare a prendere le misure necessarie per proteggerti, anche se questo significa cercare nuove opportunità professionali.

Sono Enza Maria Saladino, career coach professionale dal 2020. Ho lavorato in azienda per 12 anni, e ho avuto modo di toccare con mano diversi ambienti tossici dai quali sono uscita. Grazie al coaching ho fatto un lavoro profondo su di me che mi ha portato a capire quali erano le mie esigenze, quali i miei talenti e a stabilire le regole che avrebbero guidato la mia vita, lavoro compreso!

Se stai cercando di uscire da un ambiente di lavoro tossico, posso aiutarti.

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